Tuttavia pensavo: certo, è ovvio, possiamo dire che Dio è la risposta che diamo alla nostra angoscia, ma possiamo anche dire che la nostra angoscia è il mezzo che usa Dio per farsi conoscere da noi.
mentre la vita interiore proposta dal cristianesimo è soprattutto una tecnica collaudata per raccontare a se stessi storie che non rischiano mai di essere contraddette e rendersi in ogni circostanza interessanti ai propri occhi.
Secondo Nietzsche gli individui vengono giudicati – e, al contrario di quanto dice Gesù, bisogna giudicarli – in base alla capacità che hanno di non raccontarsi storie, di amare la realtà e non le consolatorie invenzioni di cui loro stessi la rivestono. Vengono giudicati in base alla quantità di verità che riescono a tollerare.
Pirroniano, discepolo del filosofo Pirrone, vuol dire scettico. Come oggi diciamo relativista. Vuol dire alzare le spalle come Ponzio Pilato davanti a Gesù che assicura di essere la verità, e rispondere: «Che cos’è la verità?». Tanti pareri, tante verità.
Scrittore di narrativa, e del tipo più sfrenato, Dick era convinto di non scrivere altro che rapporti.
Uno dei più celebri contemporanei di Paolo, Seneca, dice al riguardo una cosa piuttosto carina, che se per disgrazia si trovasse costretto a lavorare per vivere, non ne farebbe certo una tragedia: si suiciderebbe, semplicemente.